
Riuscirà il Gela a regalarsi una storica trasferta in quel di Bari ed a superare, ancora una volta, crisi e tensioni societarie per portare a termine il campionato? Se lo chiedono in tanti in terra siciliana. Malgrado il quinto posto ed un piazzamento che vede i bancazzurri dentro il perimetro dei playoff, la vita da quelle parti è agitatissima. Tra le questioni più spinose la situazione legata allo stadio ‘Presti’: l’impianto è da tempo chiuso dal pubblico ed è impossibile per la società ricevere entrate mediante l’acquisto di biglietti o abbonamenti da parte dei tifosi. Una situazione paradossale per una città di oltre 70mila abitanti e che in passato è stata anche nei professionisti.
Ripercussioni e tensioni si sono manifestate anche all’interno della stessa rosa. Le conseguenze in campo, naturalmente, si sono rivelate disastrose: domenica scorsa la Cittanovese si è imposta col tennistico 1-6. Mai la formazione siciliana aveva subito in tutta la sua storia un passivo di reti cosi pesante. Già a dicembre non sono mancati addii importanti, cosi come le dimissioni di Karel Zeman. Ore calde (ancora una volta si temono dismissioni) per la presidenza Mendola: da ieri ci si è dato un tempo di 48 ore per prendere decisioni definitive. Non solo sulle sorti della stagione in corso ma anche, probabilmente, sul futuro del calcio gelese.
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